Le Gemme sono cellule meristematiche, dette anche “gemmoderivati” o “cellule staminali vegetali”. Si tratta di cellule primitive da cui hanno origine tutte le altre cellule che compongono i diversi organismi vegetali. Dunque, esse contengono al loro interno cellule vive in potenza, in grado di svilupparsi a tempo debito nei rami e nelle strutture fiorali e fogliali.
Il momento della raccolta è essenziale per determinare per la qualità di un gemmoderivato e deve avvenire nel tempo balsamico, prima che le gemme si aprano, devono essere ancora chiuse ma già ingrossate.
Per ciascuna pianta occorre sapere quale parte della pianta prelevare, ad esempio della generosa betulla si utilizzano le gemme, ma anche la linfa, gli amenti, le giovani radici, invece del biancospino e della rosa canina i giovani getti
Appena raccolte le gemme, rigorosamente a mano, le lavoriamo.
Nello studio della gemmoterapia appare evidente come i gemmoderivati possano essere un importante strumento nel prevenire e contrastare i processi di invecchiamento cellulare. Scrive Tétau: “La gemma, poiché è la parte più giovane della pianta, poiché contiene tutte le sostanze che permettono a un giovane organismo vegetale di autogenerarsi, viene ad avere un’azione di rigenerazione, di rinnovamento e di antiinvecchiamento sull’organismo “animale umano” (Tétau M., Scimeca D., op. cit., p. 52).
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